lunedì 31 marzo 2008
Hacker aggrediscono pazienti epilettici
Nel mondo dell'informatica - o meglio, in quello di internet - siamo abituati alla presenza di malintenzionati hacker che minacciano la sicurezza dei nostri pc o che danneggiano i siti a scopi pubblicitari, economici o solo per divertimento. Alcuni di questi, però, hanno oltrepassato il limite dell'indecenza umana quando, settimana scorsa, hanno deciso di prendere di mira il sito della Epilepsy Foundation, una fondazione che ha l'obiettivo di riunire le persone che soffrono di epilessia per offrire loro supporto, dare consigli e dar loro un modo di metterli in contatto tra loro. Infiltratisi nel loro forum, questi hacker hanno utilizzato del codice JavaScript per aprire centinaia di post e riempirli di gif animate lampeggianti, provocando attacchi epilettici ai malcapitati utenti (circa il 3% degli epilettici è sensitivo a immagini/colori lampeggianti).
RyAnne Fultz, una donna di 33 anni che soffre di questo particolare problema, era al telefono quando le è capitato di aprire la discussione sbagliata: "Non casco per terra con le cunvulsioni, ma fa male. [Quando è successo] non potevo muovermi o parlare" ha detto la donna, tecnica informatica in Idaho, prontamente soccorsa dal figlio undicenne che l'ha distolta dallo schermo e ha chiuso il browser. "E' stata una fitta di dolore nella mia testa. E il blocco, che succede solo nelle volte peggiori. Penso di non aver avuto un attacco del genere in circa un anno."
L'aggressione, probabilmente portata a termine da un gruppo chiamato Anonymous (famoso per aver recentemente attaccato la Chiesa di Scientology) è stato affrontato prontamente dallo staff del sito, che nel giro di 12 ore ha provveduto a riportare la normalità nel forum. Tuttavia, Browen Mea - paziente epilettico di 24 anni - dice che "tutti gli utenti che si sono collegati ne sono stati affetti, chi con dei mal di testa e chi con dei blocchi."
Capisco (non approvo, ma riesco a capire) un hacker che agisce per motivi economici o per provare la sua abilità, ma quando si arriva a far del male fisico a delle persone malate... non c'è ragione che lo salvi dal mio disprezzo.
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